Chi vincerà il Tour de France 2017?
C’erano una volta un britannico, un colombiano e un australiano, grande favoriti alla corsa più famosa e importante al mondo, potrebbe essere questo l’incipit del Tour de France 2017, che sta per partire da Düsseldorf.
I 3 grandi favoriti alla celebre corsa a tappe francese sono infatti Froome, Quintana e Porte, ma il Tour è già scritto? Ci sono outsider in grado di impensierire i corridori più quotati? Possono gli italiani dire la propria e aspirare alla maglia gialla ai Campi Elisi il 23 Luglio?
Vediamolo insieme.
I protagonisti annunciati
Partiamo dai favoriti, e dal re degli aspiranti al titolo, il britannico Chris Froome, impalmato già per ben 3 volte in carriera a Parigi, negli ultimi 4 Tour e supportato da corridori di altissimo profilo come Mikel Landa, Michał Kwiatkowski, Geraint Thomas e Sergio Henao, indubbiamente è il candidato numero 1 a tagliare il traguardo di Parigi in testa alla generale, ma l’inizio di stagione balbettante potrebbe condizionarlo, ricordiamo il quarto posto al Delfinato in cui ha spesso dominato in passato, o forse è solo una strategia conservativa del keniano bianco per dare il meglio di sé alla Grande Boucle.
Inizio d’anno da incorniciare invece per l’australiano Richie Porte: vittoria al Tour Down Under e al Giro di Romandia (in cui spesso ha primeggiato Froome), secondo al Delfinato, sembra un escalation per arrivare alla consacrazione del Tour, vedremo.
Sempre sul podio nelle precedenti 3 apparizioni alla corsa a tappe francese, per il colombiano Nairo Quintana sembra davvero essere arrivato il momento giusto per la zampata decisiva. Non brillantissimo al Giro, che puntava a vincere per una storica accoppiata Giro-Tour, è riuscito nonostante tutto ad arrivare vicinissimo alla vittoria di Milano.
Al Tour appare motivatissimo e soprattutto può vantare compagni alla Movistar di assoluto livello come Alejandro Valverde suo grande luogotenente, Carlos Betancur e Andrey Amador, sopra tutti, in grado di farlo competere alla pari, lungo le difficili ascese alpine, con il britannico Froome e i suoi strepitosi secondi al Team Sky.
Le speranze francesi
E’ dal 1985 che un transalpino non si presenti in maglia gialla agli Champs-Élysées, successe con il superbo Bernard Hinault, dominatore della scena negli anni ’70 e ’80. Le speranze francesi sono affidate a Romain Bardet, a detta di molti il vero outsider di questa edizione, classe ’90, ottimo scalatore, che corre per l’AG2R La Mondiale ed è supportato da ottimi compagni, è sicuramente il francese candidato alla più alta posizione di classifica in quanto Thibaut Pinot non è accreditato per un grandissimo exploit dopo il buon quarto posto al Giro D’Italia.
E gli italiani?
La 104esima edizione della corsa francese ne vedrà 18 al via, pochi quelli con ambizione di primeggiare. Non ci sarà come saprete Vincenzo Nibali, lo squalo ha puntato il Giro in cui è arrivato terzo e correrà da protagonista la Vuelta, per il vincitore del 2014 sarebbe stato impossibile dire la propria anche al Tour.
Il più accreditato ad arrivare in corsa per la vittoria finale, anzi l’unico con aspirazioni del genere è il sardo Fabio Aru, fresco campione italiano, l’Astana è una compagine solida che ha tra le proprie fila un co-capitano, il danese Jakob Fuglsang, che proprie nell’edizione 2017, ha conquistato il gradino più alto del podio al Giro del Delfinato, anch’egli tra l’altro con mire di classifica.
Damiano Caruso (BMC) e Gianluca Brambilla (Etixx-Quick Step), con capitani che hanno ambizioni nella generale, rispettivamente Porte e Martin, dovranno ‘accontentarsi’ di piazzamenti e vittorie di tappa. Altro tricolore da tenere d’occhio è Fabio Felline (Trek), gregario di Contador, che potrebbe dire certamente la sua, oltre a Diego Ulissi (UEA Team Emirates) che punta ad almeno una vittoria di tappa.
Le nuove leve
Non certo la corsa più indicata affinché i giovani possano avere aspirazioni di classifica, tuttavia mettersi in evidenza al Tour significa certamente consacrarsi al grande pubblico internazionale
Il britannico Simon Yates, Gemello di Adam, in evidenza all’ultimo Giro, è certamente tra i favoriti a vestire la maglia bianca di miglior giovane a Parigi, secondo al Giro di Romandia quest’anno con vittoria di tappa, potrebbe entrare anche nella top ten generale.
Maglia bianca che se non finirà nelle mani di Yates, finirà certamente in quelle di Louis Meintjes, secondo lo scorso anno e ottavo nella classifica generale, un exploit che lo pone a diritto tra i protagonisti anche di questo Tour, soprattutto tra gli under 25,
Emanuel Buchmann e il francese Pierre Latour sono altri due candidati infine per l’ambita maglia bianca, il primo, giunto settimo al Giro del Delfinato 2017 e terzo nella classifica dei giovani lo scorso anno in Francia può ben figurare, Latour vincitore di una tappa alla Vuelta 2016, potrebbe dover rinunciare alle aspirazioni personali essendo gregario dell’unico pretendente transalpino alla vittoria finale Romain Bardet.