Serie A: Boxing Day all’italiana per migliorare l’appeal
Giocare sotto Natale si può anche in Italia, non solo in Inghilterra. Se i sudditi della Regina Elisabetta hanno ormai come tradizione il Boxing Day con le squadre in campo a Santo Stefano, l’esperimento italiano lo sta portando avanti da ormai diverse stagioni, e con ottimi risultati, la Serie B. Eccezione fatta per le partite di Milan e Juventus (contro Bologna e Crotone) impegnate in Supercoppa, invece, la Lega Serie A quest’anno ha fissato un turno infrasettimanale il 21-22 dicembre, in giorni feriali prenatalizi con risultati scadenti in termini di presenze allo stadio e ascolti tv, sintomo che la strada intrapresa va cambiata.
MIGLIORARE L’APPEAL ALL’ESTERO
Ad aggiungere involontariamente benzina sul fuoco ci ha pensato l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, che a Doha per la Supercoppa Italiana ha auspicato in futuro di vedere partite di campionato giocate in posti esotici “per vendere meglio il prodotto calcio italiano”.
Una dichiarazione che ha fatto imbestialire migliaia di tifosi italiani che per l’81% dei votanti, in un sondaggio lanciato da SportMediaset, si è espresso negativamente sull’idea del dirigente italiano. Per migliorare l’immagine del nostro calcio il primo passo sarebbe certamente quello di riempire gli impianti e rendere l’esperienza stadio per i tifosi qualcosa di cui godere ogni settimana, andando incontro alle loro esigenze. Uno stadio vuoto non invoglia a guardare la partita, nemmeno a occhi disinteressati al risultato come possono essere quelli stranieri, mentre uno dei punti di forza di un campionato come la Premier League è l’ambiente che si respira, anche dal televisore.
In Inghilterra giocando diverse partite mentre gli altri campionati sono fermi, hanno riempito i palinsesti di quei paesi in cui tutto si ferma, contribuendo a esportare il loro calcio in giro per il mondo. Il numeri di spettatori presenti, pur con un meteo spesso avverso, dimostra che la domanda di “pallone” anche nei giorni di festività non diminuisce, anzi.
SERIE B A SANTO STEFANO: I NUMERI DICONO SI’
Non serve volare fino a Londra per capire che l’idea può funzionare benissimo anche da noi. L’esperimento in Italia viene portato avanti dalla Serie B da ormai diverse stagioni e i numeri del “campionato degli italiani” sono la dimostrazione che esiste uno spazio in cui inserirsi, a livello di marketing e audience, per migliorare l’appeal del nostro calcio.
Gli occhi sulla cadetteria nel periodo tra Natale e capodanno raggiungono dimensioni notevoli e le presenze allo stadio crescono ogni anno di più aggiungendo ai tifosi tradizionali, quelli più occasionali che magari invogliati da prezzi agevolati o in cerca di un’alternativa per smaltire il pranzo di Natale e occupare i giorni di ferie, decidono di passare con la propria squadra del cuore, e spesso con la famiglia, una giornata all’insegna dello sport.
I numeri parlano chiaro: nel Boxing Day e nel match prima di capodanno 2015 la Serie B ha registrato una crescita stimata della media spettatori del 15-20% portando allo stadio quasi 200mila spettatori.
Dati importanti raggiunti superando l’opposizione del sindacato calciatori, concedendo ai professionisti di posticipare la sosta invernale di un paio di settimane. Risultati che per il momento non hanno scalfito le certezze della Lega Serie A che continua a inserire match serali in giorni complicati, ma non è detto che in futuro la situazione possa cambiare.